In questi due anni di assenza da Blanc, non ho dormito. Ho scritto invece un lungo saggio sulla poesia italiana contemporanea, verificandone le radici e la tenuta testuale. Sono circa 400 pagine, s’intitola La lingua visitata dalla neve (è un verso di Eugenio De Signoribus). Posto per ora l'indice.
INDICE
Introduzione
PRIMA PARTE
1 Questioni preliminari
1.1 La deriva del soggetto
1.2 Poesia e inconscio
1.3 Le insidie sociali del linguaggio
1.4 Comunicazione, ideologia, archetipi (un esempio)
1.5 La creatività
2 La tecnica e le regioni del poetico
2.1 Simbolo, metafora, allegoria
2.2 L’allegorismo debole del secondo Novecento
2.3 Precarietà identitaria nel sonetto contemporaneo
2.4 Il verso libero (ma da che cosa?)
2.5 Lirica vs Prosa?
2.6 2.1 L’oralità
SECONDA PARTE
3 Praticabilità della linea simbolista
3.1 Introduzione
3.2L’essenziale e la sordina
3.3 Un analogismo ben temperato
3.4Milo De Angelis:Salvarsi dalla deriva della contingenza
3.5 L’ineluttabilità del simbolico
3.6 Originalità, creaturalità, lateralità dell’io, discorsività
3.7 Quando la biografia preme
4 Dentro la lirica (non simbolista)
4.1 La lirica gode di buona salute dentro il suo ghetto
4.2 Il tragiconella lirica contemporanea
4.3 L’impronta morale sulle ceneri della Storia
4.4 La lingua degli affetti
4.5 L’io mestamente lirico di Stefano Dal Bianco
4.6 Accettare l’ordinario per ridare dignità all’io piccolo-borghese
5 Sperimentare vie d’uscita dal lirico
5.1 Sullo sperimentare e sullo sperimentabile
5.2 Qualcosa continua a mettersi in scena, qualcosa di mobile e opaco
5.3 Una scrittura dalla “memoria corta” e un possibile passo indietro
5.4 Tre modi canonici del prosaico contemporaneo
5.5 L’impersonale dello spazio cavo dove la lirica s’acquieta nella prosa
5.6 Altre soluzioni di poesia in prosa
Indice dei nomi