Niccolò Furri, poeta totalmente inedito, ha nel cassetto Senza un buon prodotto o (colonnine infami),un’opera davvero interessante che, liberando la parola al suo destino provvisorio, ce la consegna infettata da alcuni dei presenti più sgradevoli (il sistema bancario predatore, fra gli altri), così che precarietà semantica e instabilità morale diventino tutt’uno. Il lavoro del poeta in questo inedito consiste nel costruire un collage ricavato da innumerevoli fonti (dai bugiardini medici a Rimbaud, dalle informazioni pubblicitarie a Foucault) mettendo in conflitto anziutto la struttura – organizzata verticalmente come uno scontrino o il cippo manzoniano – con il messaggio, per dare forma a un tessuto sconnesso, nevrotico, nato tuttavia, fra le altre, dalla comunicazione persuasiva e apparentemente senza crepe delle agenzie finanziarie. La composizione-scomposizione dei piani, in principio di natura economico-persuasiva, si complica con tasselli di guerriglia urbana e schegge semantiche care a Nanni Balestrini. Direi anzi che Furri è tra i migliori allievi del novissimo, presentando una poesia engagèe, dove la voce narrante schiva il facile ideologismo e rinuncia a farsi riflessione, preferendo montare il molteplice mass-mediale sporcato dalle lingue tecniche legate alla moneta e allo scambio: l’effetto è dirompente, nella misura in cui ci dà l’intreccio imprendibile della comunicazione del potere, con le sue sottigliezze retoriche e la sua violenza implicita. La pestifera colonna manzoniana diventa “colonnina”, ma testimonia ugualmente dell’infamia del grande capitale, che ci tiene alla gogna con il consumo forzoso e l’idea che il capitalismo sia un processo naturale, l’unico praticabile oggi. Furri non crede nemmeno alla possibilità di rivoltare il sistema, di cambiarlo in meglio. Come un personaggio beckettiano, lecca invece una strada disseminata di scorie, ne mostra gli effetti sulla propria lingua dopo il mancato tentativo di digerirle. Urge editore.
nella rete
e quindi sì sì se c'impi
ccassimo coi cuori ricol
mi di centri commerciali
consonante denaro e case
lla vocale ho un sonno u
n suono un cono con sono
quindi consumo i modi di
privatizzare gli utili s
aranno gli ultimi a soci
alizzare le perdite con
numerosi sistemi di vide
osorveglianza per garant
ire la crescita l'equità
e il consolidamento dell
a composizione delle imm
agini dei sistemi di cor
pi senza prezzo corpi sc
ontati corpi liquidati c
onsumati cottisi le pall
e coi cellulari caduti n
ella rete fotografate le
orecchie con lo smartpho
ne lavorare alla dis/int
egrazione del questa è l
a vita degli uomini qua
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non crederete davvero di darcela a bere – part. 1 casa
che si realizza integral
mente nello stato in qua
nto siano nello stato lo
stato che vogliamo uno s
tato che torni nemico no
stro ogni concezione del
lo stato lo stato social
e contro il vampirismo d
egli stati membri tra gl
i stati membri su titoli
di stato lo stato italia
no deve farsi parte dell
o stato italiano da part
e dello stato dei princi
pali principi attivi a c
arico dello stato vedi l
a sottomissione nazional
e diretta da parte dello
stato deve spettare allo
stato ad opera dello sta
to di tutte le grandi op
ere da parte dello stato
particolarmente vergogno
sa dello stato nei 18 an
ni di età deve tornare a
d essere un organismo av
ente poteri forti di nat
ura ciò che induce allo
sfiguramento il divieto
di creare dal nulla per
uccidere i popoli salvo
pochi organismi privati
che favoriscano un organ
ismo che controlli essa
deve diventare disgregat
rice della personalità
cannibalizzare anche i b
eni vitali il controllo
totale delle nostre stes
se funzioni vitali per i
mpedire le cause di mort
e per favorire le donne
che preferiscono restare
a casa la morte demograf
ica della salvaguardia d
ella madre che consenta
uno sviluppo organico de
lle ore di educazione fi
sica del 150% in una nat
uralissima palude stagna
nte di pelliccia natural
e è l'aroma contro le co
rruzioni è la base di og
ni organismo sano che pa
rtoriscono è quindi vita
mente nello stato in qua
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ni di età deve tornare a
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ura ciò che induce allo
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fuffa lirica o sperimentale
in auge una discussione
vecchia il rapporto trav
agliato dai chierici av
rai la tua sporadica a v
olte anche troppo bene e
il piatto sarà servito c
on tanto di una benché m
inima se tu lo facessi n
on saresti più perché qu
egli altri là scorrono f
iumi siano inconsistenti
siano percorsi già falli
ti sia peggiore o meno i
mportante o viceversa di
crescere e essere vendut
o nell'epoca dei prodott
i in termini di prodotto
senza un buon prodotto o
gni strategia mercatolog
ica ho fatto ho provato
un cartone sia un corpo
omogeneo di tanto in tan
to non dovrebbe essere i
nserita nelle catacombe
e ragionare anche in ter
mini di mercatologia dom
andarsi che cosa i custo
mers vogliano quantifica
re il potere in un proce
sso in termini di potenz
a perché il suo dominio
la regione dell'estasi p
sichica essere un enorme
compromesso le schiere d
i capannoni fatiscenti d
elle costellazioni che s
tanno sopra sulla base d
i meccanismi di caratter
e finanziario per tempi
di produzione a trovare
un'occupazione a involve
rsi a cadere nel silenzi
o in un altro punto di o
sservazione avere una di
chiarata conflittualità
ogni campagna elettorale è sparsa per terra
portami in negozio c'è u
n regalo che vive tra la
gente offre posti di lav
oro corsi di formazione
per pizzaioli per il nos
tro quartiere per quel c
ommercio che noi che sia
maschio per città per i
l nostro bene di dio can
didato che vive batte la
crisi impara e scrivi la
manna non rubare per amo
re meno televisione aper
ta offerta speciale sper
anze entusiasmo energia
il futuro è fatto di tan
ti doner kebab se oggi p
ossiamo cambiare si camb
ia chiama subito posti l
imitati insieme tu ed io
dobbiamo proseguire insi
eme in comune gioca con
moderazione fai vincere
solo per pochi giorni le
persone di tutti i fac s
imile trasparente e di q
ualità una professione c
he non conosce crisi pot
rai chiamarci ogni saba
to pomeriggio per segnal
arci i problemi una scel
ta libera la pizza più p
iù più noi ci saremo sem
pre attenzione parcheggi
o non custodito
Niccolò Furriè nato a Negrar (VR) il 02/02/1981. Precario, ha compiuto studi più o meno regolari tra Bologna e Verona. Una manciata di suoi testi sono apparsi, sotto mentite spoglie, sulla rivista “Argo” e sul foglio di scrittura “Pagina/13”. Selezionato per l'antologia “Registro di poesia #6” di prossima pubblicazione per le Edizioni d'if e segnalato alla XXVII edizione del Premio Montano, è autore del blog il mattatojo n°5 e ha curato, assieme a Le Nevralgie Costanti, la fanzine autoprodotta “Corpus emeticum”.